Storia di un delivery d’altri tempi

Vi siete mai domandati quando è stato prodotto per la prima volta un foglio di cartone ondulato? Quando questo pratico materiale ha soppiantato l’uso delle pesanti e costose casse di legno?

Ebbene, sembrerebbe che le scatole di cartone siano originarie della Cina, che risalgano a migliaia di anni fa e che, grazie agli scambi commerciali tra diversi Imperi, facilitati dalla via della seta, la versione rudimentale del packaging che siamo abituati a utilizzare ai giorni nostri sia arrivata in Europa intorno al XVII secolo. Le scatole dell’epoca, tuttavia, venivano prodotte rigorosamente a mano e, pertanto, erano costosissime.

Nasce il cartone ondulato

Solo nel 1856, due uomini occupati nel settore dei cappelli alti, Edward Allen e Edward Healey, cercando un materiale che potesse adattarsi alla forma dei loro cilindri, dopo una serie di tentativi con esito negativo, giunsero alla realizzazione di uno dei primi modelli di carta ondulata.

Nello stesso periodo, Robert Gair, un produttore di origini scozzesi, realizzò, nella città di New York, dei sacchetti di carta con macchinari concepiti esclusivamente per quello scopo e brevettò un congegno per produrre il primo modello di scatola realizzabile con una macchina, gettando così le basi per la nascita dell’industria del cartone. Questo ne permise una produzione più economica e più rapida che decretò il trionfo definitivo della scatola da imballaggio sulle tradizionali casse di legno e sui sacchi di iuta.

Un motivo non secondario per cui l’uso della scatola in cartone si diffuse così rapidamente fu la possibilità di stampare la pubblicità su tutti i lati del contenitore, tanto che Gair si dedicò anche al processo di stampa delle sue scatole.

Finalmente, nel dicembre del 1871, Albert Jones ebbe l’intuizione di utilizzare il cartone ondulato per proteggere le bottiglie e le fiale in vetro e brevettò, negli Stati Uniti, un processo di miglioramento per la carta da imballaggio. Alcuni anni dopo, furono inventati macchinari e incollatrici che permettevano di realizzare l’intero processo produttivo con l’uso esclusivo delle macchine.

Nel frattempo, Gair ideò un modello di scatola pieghevole destinata a diventare il precursore del packaging moderno. Reduci dalla esaltante esperienza della rivoluzione industriale, i mercati assimilarono rapidamente la nuova tipologia di imballaggio anche perché presentava molteplici e non trascurabili vantaggi che resero le scatole di Gair un successo senza precedenti. L’imprenditore, creativo e appassionato, curò costantemente la sua creatura e la spinse a crescere fino a esportarla in Inghilterra e poi nel resto del mondo.

Insomma, questi due uomini hanno fatto la storia del packaging da spedizione al punto che ancora oggi, a distanza di oltre un secolo e mezzo, le loro invenzioni sono utilizzate giornalmente e non hanno nessun rivale nel settore!

 

Packaging e delivery, un tripudio senza fine

A dirla tutta, il loro successo è destinato a non esaurirsi qui! L’uso del cartone per imballaggi, infatti, è aumentato in modo esponenziale nel tempo anche grazie alle nuove abitudini che si stanno facendo largo nella nostra epoca, ovvero, gli acquisti on-line. Difatti, a pensarci bene, questa pratica abbasta recente ha reso possibile ciò che, fino a pochi anni fa, pareva impensabile: la consegna a domicilio di un maglioncino!

Durante i mesi delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid 19, per ragioni ampiamente comprensibili, gli acquisti on-line hanno registrato un incremento notevole generando un’impennata anche nella domanda di packaging da parte dei distributori di molti settori di mercato. Una pratica, quella di acquistare a distanza, che è andata consolidandosi nel tempo anche dopo la fine delle restrizioni, con ogni probabilità, per la praticità che un acquisto fatto dal proprio divano garantisce ai consumatori e per la perenne mancanza di tempo che condiziona un po’ tutti i potenziali acquirenti.

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